COMUNICATO   STAMPA
ALTERA
Martedì 21 ottobre   esce"I love   Freak",
primo album   interamente dedicato a Roberto "Freak" Antoni;
contiene   "Par-lamento", l'ultimo brano registrato dal leader   
degli Skiantos e sue   poesie trasformate in canzoni.
Il disco è candidato   alla Targa Tenco come "Album in assoluto dell'anno".
Esce martedì 21 ottobre (non più il 14) nei negozi di   dischi (è già in download su iTunes e nei   principali store digitali)"I Love   Freak" (distribuzione Self), progetto   della band genovese Altera, un originale omaggio a Roberto "Freak"   Antoni, voce degli Skiantos ed ideatore del "rock demenziale".   
Il disco, realizzato   grazie al sostegno dei fan tramite crowdfunding su Musicraiser e   candidato alla Targa Tenco nella categoria "Album in assoluto dell'anno",   "svela un "Freak" differente, più intimista e nel contempo aggressivo",   contiene l'ultima canzone che Roberto "Freak" Antoni ha registrato   in studio, a Bologna, nel dicembre 2013, dal titolo "Par-lamento" e   altri suoi testi trasformati in canzoni.  La copertina dell'album mostra la   spilla "I love Freak", ispirata a quella che portava Antoni   nell'ultimo periodo ("I love Satie"), ed una curiosa immagine dell'artista, in   scena nel 2008 a Genova da una finestra del palazzo dove abita il cantante degli   Altera , tra quadri d'arte contemporanea appesi come lenzuola.    
"'I love Freak' è un disco d'amore e amicizia – spiega Stefano Bruzzone, voce degli   Altera, ideatore del progetto - racconta la storia di un fan di   "Freak", il sottoscritto, che con le prime band cantava "Sono contro",   "Eptadone", "Non voglio più" degli Skiantos. Poi l'ho conosciuto,   poco dopo sono nati gli Altera (che in concerto portavano in scaletta la sua   "Paese scarpa") e sono iniziate le prime collaborazioni con "Freak" e,   nel tempo, è cresciuta e si è consolidata un'amicizia che metterà   paradossalmente in secondo piano la musica e l'artista, visto il valore   dell'uomo e l'affetto per Roberto. Chi poteva prevedere che il rocker "adorato"   da ragazzo, dormisse nel lettino per gli ospiti dell'ingresso di casa mia?"   
"La musica, nonostante alcuni momenti importanti, resterà   in secondo piano fino alla scomparsa di Roberto – prosegue Stefano Bruzzone -. "Par-lamento"   (con una citazione non casuale di "Paese scarpa"), l'ultima canzone   che Roberto, già provato, ha inciso nella sua vita, per noi, è lo scherzetto   meraviglioso e 'avvelenato' che ci ha lasciato. Senza pensarci, ci    mettiamo a suonare cose sue o altre fatte insieme, per tentare di diluire per   quanto possibile l'assenza di Roberto. La musica torna a riprendersi il suo   spazio."
Pubblichiamo "Par-lamento" come singolo in vinile, a   cavallo tra il suo 60° compleanno (16 aprile), ed il 7° "Record Store Day" (19   aprile 2014) - racconta il chitarrista   Davide Giancotti - e poi decidiamo di bloccare il disco già terminato   per realizzare un progetto dedicato a "Freak", dove riversare tutto ciò che è   stato per noi e tutto l'affetto possibile. "I love Freak"   nasce dal basso, insieme alle tante persone che lo hanno amato davvero,   attraverso il sostegno diretto del pubblico, proprio come sarebbe piaciuto a lui, tramite il   crowdfunding, su Musicraiser, in collaborazione con il MEI: l'idea di un disco   coprodotto con chi seguiva "Freak" e noi, ci pare l'unico approdo possibile. Con   grande gioia ce la facciamo. La musica è tornata: il lontano fan di "Freak"   Antoni si ritrova in varie occasioni a cantare dal vivo "Paese scarpa" con gli   Skiantos, nello spazio che era 'abitato' proprio da Roberto. Alla fine del   viaggio, in questa storia che mette insieme tanti pezzi di vita, la musica si   riprende a forza il suo spazio e va a chiudere il cerchio. E' una bella   storia". 
Tracklist di   "I LOVE FREAK": al singolo   "Par-lamento", cuore pulsante del progetto, ironico,   trasgressivo e provocatorio nel testo, vivace e divertente nella musica (ospite   Bob Callero al basso)   regala la voce di "Freak" nella suo ultima registrazione, con tanto di citazione   ad hoc ("Cosa pretendi da un paese che ha la forma di una scarpa?"),   si aggiungono "Quasi poesia",    "Soffice", poesie   brevi del leader degli Skiantos, trasformate in canzoni acustiche, la   premonitrice "Rivalutati dopo morte (live)", la riscoperta   di "Paese   scarpa", nuova versione del brano degli Skiantos ri-arrangiata   dagli Altera. Il disco rimette in circolo perle interpretative smarrite come   "Poetica 2" e una rilettura teatrale di Antoni di "Oh   Capitano, mio Capitano", (resa "universale" da Robin Williams nel film   "L'attimo fuggente"); "Badilate di kultura pt. 1 e 2" in cui sono   presenti due speciali interventi di Alessandro Quasimodo (attore teatrale   figlio del poeta) che interpreta una serie di aforismi e battute celebri   dell'artista bolognese. Con una loro personalissima versione, gli Altera non   dimenticano "Però quasi" (brano che "Freak" propose con la   pianista Alessandra Mostacci al Festival di Sanremo 2012 e che venne   rifiutato dalla direzione artistica), riportando alla luce la registrazione del   pianoforte classico originale. "Cosa... pretendi", "electro remix"   del brano "Par-lamento", realizzato dal dj Max Monti, sarà il   singolo del progetto. "Moriva in me la poesia" è una   poesia/canzone di Bruno Rombi e Altera dedicata a "Freak". Altre   testimonianze e rarità completano il progetto.
Ad arricchire il disco, tre tracce video: il controverso   videoclip "Par- lamento" (Altera feat. "Freak" Antoni)   per la regia di Daniele Ciampi https://www.youtube.com/watch?v=dObR3dRl2A8 ed alcuni brevi   stralci live datati 1997 ("Freak" che parla degli Altera) e 2008 (una   testimonianza dello straordinario show di "Freak" da una finestra del palazzo   dove abita il cantante del quartetto genovese).
"I love   Freak" è un disco aperto, libero, stilisticamente variegato, con un   rispetto estremo dei testi di "Freak" (8 tracce su 13) e con uno smisurato   affetto verso l'amico Roberto Antoni, presente in voce in cinque tracce. Il   disco è diviso in cinque brani elettrici, quattro acustici, quattro tracce   spaziano fra teatro e cabaret, con suoni che si fanno aggressivi o intimisti a   seconda del tenore dei testi.
Altera & "Freak" Antoni: "Freak" ha incrociato spesso il percorso degli Altera. Dall   1997, come ospite della presentazione live del primo disco "Livida   speranza", fino al dicembre 2013, con la sua ultima registrazione in   studio, "Par-lamento". Partecipò anche al progetto più ambizioso   della band genovese, "Canto di spine (versi italiani del '900 in forma   canzone)" nel 2001. Restano nella memoria alcuni concerti "speciali":   uno nel bianco delle cave di marmo di Carrara, quando per la prima volta gli   Altera cantarono i suoi versi, con Franz Di Cioccio (PFM) che   suonava percussioni realizzate da oggetti d'uso domestico, nel 2002;    l'altro per la "Notte Bianca" del 2008 a Genova, descritto sotto.
"In occasione della "Notte Bianca" genovese del   2008 – racconta Stefano Bruzzone -   la band propose a "Freak" di trasformarsi prima in giornalaio dentro un   edicola e poi, con il pubblico guidato sul posto da trampolieri e mangiafuoco,   di fare il suo show dalla finestra del palazzo dove abita il cantante degli   Altera, in piazza della Giuggiola a Genova, sotto la pioggia, tra quadri d'arte   contemporanea appesi come lenzuola. Un'immagine di quello straordinario evento è   oggi la copertina di "I love Freak".  
Piazza della Giuggiola, visibile sulla cover, è uno dei luoghi più   caratteristici del centro storico genovese: tra muri a secco, ciottoli e le   classiche "creuze" in mattoni rossi cantate da De Andrè. Prende il nome   dall'unico albero di giuggiole ultracentenario rimasto in città. "Freak" se ne   innamorò a prima vista, tanto da citarla espressamente in alcuni spettacoli.   
"Quel luogo, per la prima volta immortalato nella copertina   di un disco, a seguito di lavori edili malfatti, versa oggi in condizioni   disastrose http://www.youtube.com/watch?v=UJQpp0ChXaY – spiega la band genovese - nel disinteresse delle istituzioni locali. Gli Altera   proporranno una presentazione del disco sul posto e si impegneranno per portare   la questione all'attenzione dell'opinione pubblica."
La peculiarità degli Altera, band   veterana genovese formata da Davide Giancotti (chitarre), Stefano   Bruzzone (voce), Claudio Luvarà (batteria) e Dennis "Madden"   (basso), è l'attitudine a trasporre poesie o altri   testi, in canzoni, anche improvvisando in tempo reale sul palco. Hanno inoltre   creato una sorta di genere, il "rock testimoniale", per l'abitudine di inserire   nei brani voci "fuoricampo" di poeti e personaggi storici, collocate al posto   del cantato. Di loro, oltre all'esordio "Livida speranza" (1996)   ed al recente "Italia sveglia pt.1" (2012), si ricorda l'album   "Canto di spine (versi italiani del '900 in forma    canzone") del 2001, la prima antologia della poesia italiana "cantata",   prodotta da Franz Di Cioccio della PFM, con la storica cover con la poetessa   Alda Merini semisvestita ed ospiti quali Mario Luzi, la stessa Merini,   Raffaele Crovi, Alessandro Quasimodo, Paolo Fresu, Manuel Agnelli, "Freak"   Antoni, Franz Di Cioccio, Steve Piccolo e membri di CSI, Modena city   ramblers, Massimo volume, Timoria e Disciplinatha.   www.gruppoaltera.com   
Milano, 16 ottobre 2014
Ufficio stampa: Gabriele Lo Piccolo – info@gabrielelopiccolo.it - 3204424268

 
 
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