sabato 29 dicembre 2007

informazione di servizio - la newsletter

Mi rivolgo ai manzoniani (per una loro specifica caratteristica odierna) lettori della newsletter per segnalare che la stessa è al momento sospesa per problemi del service provider. Il simpatico, utile, pratico e quant'altro suddetto servizio tornerà nelle vostre mailbox, a quanto pare, entro metà gennaio.
Nel frattempo, per i lettori inspiegabilmente privi di un sì comodo servizio, ci si può comunque iscrivere utilizzando il box in alto a destra nella pagina!

giovedì 20 dicembre 2007

La canzone definitiva

Non per dire l'ultima, ma quella che chiude il cerchio, quella che dà in un certo senso compiutezza e valore massimi a tutto il percorso fatto da un artista fino a quel momento. Una canzone che sia potentemente la manifestazione del pensiero di un grande.
Ci pensavo stamattina. Mi sono venuti in mente all'istante due riferimenti per spiegare quel che intendo:

Lettera - Francesco Guccini
Cardiologia - Francesco De Gregori

Forse potrebbe starci anche Sally di Vasco Rossi.

Si accettano critiche, pacati insulti e costruttive aggiunte.

martedì 18 dicembre 2007

SLIDE FAMILY - Maniaci del trombone, accorrete

Mi rendo conto che manifestare un amore smisurato per il trombone non è abitudine tipo prendere il cappuccino, e pertanto passo da ora a rivolgermi anche a chi semplicemente non trovi urticante lo strumento suddetto. Lo faccio perché ho per le orecchie un CD (per le mani ho il booklet, carino da leggere) che si fa ascoltare molto più piacevolmente di quanto un CD con undici tromboni e batteria faccia temere inizialmente.
Certo, un po' di ammirazione per il jazz e la musica non convenzionale bisognerà pur manifestarselo, nel corso dell'ascolto, ma c'è da divertirsi e da incuriosirsi. Si chiamano Slide family, un progetto di Mauro Ottolini e Beppe Calamosca. Jazz e influenze popolari ma anche deviazioni rock fanno il tutto molto particolare ed originale, con distorsori, wah, wah, tradizione americana ed europea, un DJ che qui e lì si inserisce ed elettroniche non invadenti. Ellington rivisitato senza stravolgimenti irriguardosi, ma ad esempio penso che Tuba mirum scratchata non l'abbiate mai sentita, dai...
La label è la Splasc(h), un riferimento nel jazz italiano. Io vi suggerisco di dare un'occhiata in giro per la rete o per negozi fatti di muri.

lunedì 17 dicembre 2007

Consigli per gli acquisti

Così, passando di qui. Per Natale mi vengono in mentre (cioè mi vengono in mente ora) tre dischi molto diversi che possono andar bene per tre gusti musicali diversi: il già citato "Do it!" ad opera della Berardi Jazz Connection, che da un paio di giorni trovate in negozi virtuali e non; "The Golden Fly" da Alessandra Celletti e "Midnight Clear" di Andreas Vollenweider. Nu-jazz molto ben fatto il primo, pianismo colto nel solco della musica iterativa e da meditazione il secondo, new age bella (a volte succede) il terzo. Recensirveli prima di Natale mi sa che non sarà possibile, ma per tre motivi musicalmente piuttosto diversi ve li consiglio.

mercoledì 12 dicembre 2007

Michele Fianco - Solo in versi - Live al Granmelot - Roma

21 dicembre 2007, 19.30

'Solo in versi, esperimento in versi e in jazz di Michele Fianco. Questo l'appuntamento che venerdì 21 dicembre 2007, alle 19.30, il Grammelot propone. Un incontro tra poesia contemporanea e standard della tradizione jazzistica. Con Stefano Nencha, Francesco Poeti e Alessia Piermarini.

Il Grammelot propone:

Aperitivo buffet + 1 bicchiere di vino € 10 a partire dalle 19. Consumazione obbligatoria.
Per chi volesse trattenersi a cena dopo lo spettacolo occorre prenotare.

Contatti
Michele Fianco
email info@michelefianco.it

Informazioni e prenotazioni
Al Grammelot Via Giacinto Carini, 39/A - 00152 Roma
tel +39 06 5809166 email algrammelot@libero.it

lunedì 10 dicembre 2007

Berardi jazz connection

Ho per le mani un CD appena uscito a nome del gruppo che dà il titolo al post. Si chiama "Do it!"; voglio ascoltarlo per bene perché, come ben sa chi frequenta la rivista, chi legge il blog e chi più semplicemente mi considera un po' rompiballe, non parlo di musica che non conosco.
Intanto dal suddetto e tuttora rotondo supporto fisico escono suoni, melodie, arrangiamenti e ritmi che fanno contemporaneamente molto cool e anche un bell'effetto. Solitamente quando per descrivere qualcosa si usa il termine cool c'è almeno una parte di me che un pochino si preoccupa di capire cos'ha di fronte. Se però stavolta ce la facciamo ad essere trendy e anche al cospetto di bella musica, come pare, siamo a cavallo.
Ed è pure musica italiana.
Ve ne parlerò. Stèi tiùnd!

venerdì 7 dicembre 2007

The complete OXYGENE - parte seconda

E' un cofanetto in decrescendo.
Parte col magistrale Oxygene, che sentito oggi pare un lavoro soltanto di "qualche" anno fa, con atmosfere magari vintage ma con un gusto che non ha epoche per via del fatto che usa gli strumenti a disposizione con misura, con sobrietà, creando soundscapes di una morbidezza ben più calda di quanto gli algoritmi di sintesi sonora potessero far presupporre.
Molto raramente questo risultato si è ottenuto nella musica elettronica. Questo secondo me è accaduto per due motivi principali: uno è che la potenzialità davvero rilevante di synth, sampler e affini ha scatenato fantasie anche evitabili ed ha dato modo di sviluppare in lungo e in largo anche idee piccole, che di loro avevano poco e che quindi sono emerse solo in forma di suoni troppo gonfiati; l'altro è che per fare musica elettronica (detto così, a prescindere dal risultato) non è affatto necessario essere buoni musicisti, e lo si è visto in moltissime occasioni.
Dal 1976, anno di grazia per Jarre, il cofanetto passa al 1997, con la seconda puntata di Oxygene. Quanto del disco si voglia attribuire al mercato e quanto al desiderio effettivo del musicista di pubblicare un seguito al capolavoro è un calcolo che serve a poco, ma sta di fatto che l'esito, pur positivo per quanto riguarda la coerenza stilistica e un buon gusto rimasto com'era, sembra esser quello di tanti sequel più "necessari" che opportuni, e più "opportuni" (economicamente) che fertili. Si ascolta, insomma, una buona ripresa di quanto fatto in precedenza ma ci si trova anche, sorridendo un po', a considerare questo capitolo 2 talvolta perfino meno attuale, e comunque più spesso meno affascinante, del primo capitolo. Niente di grave, solo una reprise un po' vuota, soprattutto perché confrontarsi con il disco del 1976 equivaleva a perdere con una probabilità molto alta in partenza.
Il buffo viene col terzo CD, una compilation di remix relativi ad alcuni brani del secondo Oxygene, affidati a nomi più o meno grandi del settore. A parte due buone elaborazioni di Loop Guru, distanti parecchio dal resto della raccolta, lo spettacolo è curioso per almeno un paio di ragioni: una è che davvero non si è tirato fuori null'altro che la solita dance, più o meno coloratai qui e lì con qualche spruzzo di samples neanche originali, e davvero non si riesce ad ascoltare altro che qualche riferimento alle melodie o alle armonie dei brani perso dentro i soliti lead molto "phat" e troppo, troppo consueti non solo nei timbri ma anche propriamente nell'utilizzo; la seconda ragione è che si compie definitivamente, impietosamente ed in modo ancora più brusco un buffo viaggio al contrario che, col crescere degli anni di pubblicazione del cofanetto, fa apparire invece come più datato il CD in rotazione, sicché ci si trova con un dischetto uscito fresco fresco e che ha molto, molto meno da raccontare degli altri due proprio, paradossalmente, sul piano dei timbri, delle sonorità, dell'uso di un'elettronica che nel frattempo "avrebbe" aperto numerosissime porte in più per realizzare con minor tempo e fatica lavori molto più ricchi ed articolati. E' che per riuscirci, si diceva all'inizio, bisogna essere dei musicisti ed avere delle idee da saper trasformare in suono...
Resta l'incanto, tuttora stupito forse ancor più che in passato, per un CD del 1976 che suona splendidamente oggi, e che per più di un domani avrà cose da far vedere ascoltandolo.

mercoledì 5 dicembre 2007

Jean Michel Jarre- the complete OXYGENE

Ricevo e volentierissimo ascolto il cofanetto che Dreyfus ha appena dato in pasto al mercato per qualcosa che, a suo tempo, ha segnato un punto importante nella musica elettronica. Jean Michel Jarre con Oxygene (1976) ha realizzato un lavoraro di grande morbidezza e classe, con synth i cui nomi ora fanno sorridere manco fossero stati prodotti artigianalmente nel medioevo. Oxygene ha avuto il suo quasi "necessario" secondo episodio nel 1997, e il cofanetto rende disponibili entrambi più un terzo CD di remix ottenuti da grandi del presente elaborando brani dai 2 CD originari.
Sono al primo ascolto -pur conoscendo già i lavori, qui rimasterizzati- e vi dirò poi in dettaglio, ma intanto colpisce profondamente una cosa un po' buffa: molti, forse troppi dei suoni del 2007 che costituiscono i remix appaiono più piatti, meno dinamici, meno avvolgenti per timbro e resa, ma anche e soprattutto per efficacia, per quello che è il "messaggio", il viaggio del suono fino all'anima, rispetto a 2 CD creati con synth "antichi" 10 e 31 anni fa. Per quanto riguarda il mio primo ascolto è una sensazione piuttosto concreta, ma ci sentiamo poi per approfondimenti. Intanto riascoltare Oxygene è un piacere... Un piacere.

martedì 4 dicembre 2007

Comunicato stampa - ORCHESTRA NAZIONALE ITALIANA DEL JAZZ

ANCHE A DICEMBRE TORNANO I CONCERTI DELL'ORCHESTRA NAZIONALE ITALIANA
DEL JAZZ

Direzione: Angelo Schiavi
Presidente dell'Associazione Orchestra Nazionale Italiana del Jazz:
Enrico Castiglione

INGRESSO: 1 EURO

La Big Band nel jazz ha rappresentato nella storia del jazz il fulcro e
la palestra ideale di elaborazione e crescita dei musicisti e delle idee
musicali, rimanendo sempre la più classica delle formazioni.
Caratterizzata da una sorta di "biodiversità" dall'orchestra di musica
classica, la Big Band è diventata negli anni una sorta di luogo di
diffusione della "tradizione orale" accogliendo e avviando alla
professione i giovani musicisti offrendosi a loro come indispensabile
completamento di preparazione.
Aldilà delle piccole formazioni, dove viene solo esaltato il carettere
"giocolieristico" della musica jazz, nella Big Band viene esaltato il
lavoro d'insieme, fondamentale approccio anche di relazioni caratteriali
ed umane.
Da sempre la Big Band ha amplificato ed esemplificato il messaggio
musicale, uniformandolo anche alle orecchie di un pubblico inesperto che
continuamente conferma il suo piacere di ascolto.
Non si può lasciare quindi che una realtà fragile come la Big Band si
"autosostegni" nell'attuale disastro economico musicale....

Con questi obiettivi l'Orchestra Nazionale Italiana del Jazz, fondata
allo scopo di valorizzare la professionalità e il talento dei migliori
musicisti italiani, in un momento storico in cui la musica italiana sta
ottenendo riconoscimenti sempre crescenti di pubblico e di critica anche
all'estero, ha avuto l'onore di essere stata sostenuta e promossa dal
Ministero dei Beni ed Attività Culturali (Direzione Spettacolo dal
Vivo), ha Roma come sede ufficiale ed è promossa anche dal Comune di
Roma, dalla società di produzione Pan Dream e dalla rivista "Musicalia".

L'Orchestra Italiana di Jazz propone un interessante percorso nei
diversi stili tramite la poderosa e rigorosamente tradizionale Big Band
di 18 elementi, così come si è definita nel corso della storia del jazz,
partendo da Duke Ellington e Count Basie fino ad arrivare a George
Russell e Thad Jones.
Il periodo che dal Be-bop scivolava vero il modale e il jazz moderno
verrà invece narrato con l'aiuto di un settetto, quasi una orchestra
ridotta, dove tutti gli strumenti sono rappresentati ma gli spazi
solistici si ampliano.

Un organico unico e coinvolgente in tutta la sua intensità sonora ed
emotiva, che prosegue dunque anche a dicembre, sul territorio romano, il
suo "festival" itinerante con concerti divisi tra scuole, teatri, enti
istituzionali e music jazz club.

IL CALENDARIO DI DICEMBRE

Mercoledì 5 dicembre 2007 – h 20
Orchestra Nazionale Italiana del Jazz
Direttore: Angelo Schiavi sax alto/soprano
AMERICAN BIG BANDS
Tradizione e innovazione nel repertorio americano delle grandi orchestre
Musiche di Stan Kenton, Bill Holman, Neal Hefti, Claus Ogerman, Gerry
Mulligan, Gil Evans
JOHN CABOT UNIVERSITY - Roma
Via della Lungara 233
www.johncabot.edu

Venerdì 7 dicembre 2007 – h 22,30
Orchestra Nazionale Italiana del Jazz
Direttore: Angelo Schiavi sax alto/soprano
THE BLUE NOTE ERA
Musiche di Horace Silver, Thelonious Monk
BE BOP
Via Giulietti, 14 - Roma
www.bebopjazzclub.it

Giovedì 13 dicembre 2007 – h 22
Orchestra Nazionale Italiana del Jazz
Direttore: Angelo Schiavi sax alto/soprano
MONK'S MOOD
Musiche degli anni Cinquanta/Sessanta
MAHALIA
Via Ilia 12 - Roma
www.mahalia.org

Domenica 16 dicembre 2007 – h 22
Orchestra Nazionale Italiana del Jazz
Direttore: Angelo Schiavi sax alto/soprano
ATOMIC BASIE
Musiche dalla band Count Basie arrangiate da Sammy Nestico
Dirige la Big Band Claudio Pradò
FELT
Via degli Ausoni 84 – Roma
www.feltclub.it

Venerdì 21 dicembre 2007 – h 22
Orchestra Nazionale Italiana del Jazz
Direttore: Angelo Schiavi sax alto/soprano
STROLLIN'
Musiche di Horace Silver, Wayne Shorter, Oliver Nelson
DUNE CLUB
Piazza SS Apostoli 52 - Roma
www.dunerestaurant.it

Domenica 23 dicembre 2007 – h 21
Orchestra Nazionale Italiana del Jazz
Direttore: Angelo Schiavi sax alto/soprano
NESTICO FOREVER
Musiche dalla band Count Basie arrangiate da Sammy Nestico
Dirige la Big Band Claudio Pradò
TEATRO COMUNALE DI FORMELLO
Viale Regina Margherita 6 – Formello (RM)
www.internationaltheatre.org

Giovedì 27 dicembre 2007 – h 22
Orchestra Nazionale Italiana del Jazz
Direttore: Angelo Schiavi sax alto/soprano
LA VOCE DELLA BIG BAND (1)
Musiche di Duke Ellington, Count Basie, Stan Kentoin, Gil Evans, Woody
Herman, Neal Hefti, Thad Jones, Sammy Nestico, Bill Holman, Gerry
Mulligan, Claus Ogerman, Oliver Nelson, Quincy Jones
Dirige la Big Band Claudio Pradò
MICCA CLUB
Via Pietro Micca 7A - Roma
www.miccaclub.com

Venerdì 28 dicembre 2007– h 22
Orchestra Nazionale Italiana del Jazz
Direttore: Angelo Schiavi sax alto/soprano
LA VOCE DELLA BIG BAND (2)
Musiche di Duke Ellington, Count Basie, Stan Kentoin, Gil Evans, Woody
Herman, Neal Hefti, Thad Jones, Sammy Nestico, Bill Holman, Gerry
Mulligan, Claus Ogerman, Oliver Nelson, Quincy Jones
Dirige la Big Band Claudio Pradò
MICCA CLUB
Via Pietro Micca 7A - Roma
www.miccaclub.com

Sabato 29 dicembre 2007 – h 22
Orchestra Nazionale Italiana del Jazz
Direttore: Angelo Schiavi sax alto/soprano
LA VOCE DELLA BIG BAND (3)
Musiche di Duke Ellington, Count Basie, Stan Kentoin, Gil Evans, Woody
Herman, Neal Hefti, Thad Jones, Sammy Nestico, Bill Holman, Gerry
Mulligan, Claus Ogerman, Oliver Nelson, Quincy Jones
Dirige la Big Band Claudio Pradò
MICCA CLUB
Via Pietro Micca 7A - Roma
www.miccaclub.com