La grande musica di Milt Jackson proposta da Locke con quello che è stato anche il gruppo di Jackson stesso. Un'esperienza eccezionale per il musicista ma anche, decisamente, per chi in questi giorni ha vissuto l'ascolto di questo jazz. Lo spazio della rocca paolina si è rivelato un angolo caratterizzato da un'atmosfera speciale e molto da appassionati, con quella sala che si scaldava non solo dei troppi gradi ma anche e soprattutto del feeling con cui i musicisti l'hanno riempita. Locke ha suonato alla grande, sfidandosi in un ambito certamente non semplice per via dello scomodissimo paragone cui si è sottoposto; l'energia del suo suopnare ha reso i suoi concerti degli spazi davvero speciali lungo le giornate del festival.
Piccola -non tanto- e divertentissima annotazione: nel concerto di ieri sera, in apertura di seconda parte, probabilmente a seguito delle voci che giungevano dall'arena di S. Giuliana dove il divo Jarrett si inimicava la città, Locke si è avvicinato al microfono e con fare finto-serio ha detto "ho un messaggio per tutti quelli tra voi che hanno una fotocamera: USATELA! SENTITEVI LIBERI DI FARE TUTTE LE FOTO CHE VOLETE!". A volte basta poco per dare grandi lezioni.
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