martedì 1 gennaio 2008

Berardi Jazz Connection - Do it!

Allora,
dopo più di qualche ascolto eccolo qui, il CD di Berardi Jazz Connection. Si chiama Do It ed è un riuscitissimo esempio di nu-jazz, che chissà perché si deve chiamare così visto che non smonta né devasta nulla del jazz tradizionale. Francesco Lomagistro alla batteria e percussioni e Ettore Carucci al piano e al Fender Rhodes sono i creatori del progetto: su di loro e sul progetto stesso trovate documentazione in giro per la rete e non ha molto senso, per me, che questo blog replichi informazioni già presenti altrove. La cosa importante, rilevante per questo CD, è che si acolta bella musica, un jazz ritmato, con il famoso groove in primissimo piano, a tener testa alle produzioni internazionali di qualità. Qualcosa che è bello da sentire se vi piace una versione appena modernizzata (neanche troppo: solo marcatamente vocata al ritmo) di una bella fetta della tradizione jazz. Arrangiamenti per fiati con una pulsione ed una spinta da non lasciare indifferenti, un gusto evidente ma non scolastico per il portare avanti senza paure i riferimenti, i modelli, la tradizione della grande musica jazz, che qui èpresente praticamente ovunque assieme a dosi robuste di funky nell'utilizzo del piano elettrico e della gestione dei ritmi, degli stop, di un'atmosfera che torno a ripetere cool anche se me ne dispiaccio per via del fatto che per rendere l'idea di come un prodotto sia allineato e decisamente più che in grado di competere con quanto prodotto in giro per il mondo riguardo certa musica si debbano utilizzare certi termini, terribili ma efficacissimi.
Ascoltate, date un'occhiata al sito, fate quel che volete per avewre una vostra opinione sul CD. A parer mio si tratta di un buonissimo lavoro nel suo genere: nessuna rivoluzione, nulla che mai si sia sentito nella storia della musica, ma un'ottima produzione di qualità concepita, composta, arrangiata e suonata bene. Unico appunto serio dovendone fare uno: un booklet illegibile avendo una vista dal non eccellente in giù. Già siamo in tempi in cui il supporto fisico vive una potente crisi; ci manca pure il corsivo in corpo minimo...

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