giovedì 1 luglio 2010

Elio e le storie tese - live in Roma, 29/6/2010



Ennesimo, ulteriore, consuetamente straordinario concerto del simpatico complessino, divenuto nel tempo e da tempo una delle più solide e preparate, godibili band pop-rock italiane. La cavea dell'auditorium di Roma (che per problemi irrisolti sulla scelta dell'accento è diventata nel corso del concerto il caveau) ha ospitato due ore di grande musica (concerto organizzato dall'agenzia Daniele Mignardi che ringraziamo), aperta con un signor saluto: versione assolutamente filologica di Shine on you crazy diamond, che al momento del ritornello si è interrotta improvvisamente nel canto corale trasformando l'urlato "shine" nel romanissimo "ciao!" detto con quella cavolo di "c" per l'appunto romanissima che diventa quasi una "sc". Ce n'è stata poi anche per Milano, maltrattata in Parco Sempione molto più avanti.


Esercizi di stile riuscitissimi, medley musicali in cui han trovato spazio anche gli Earth Wind & Fire (già citati nel songbook elico) e Michael Jackson (con il "campione mondiale di Moonwalk fatto male" Mangoni in grande spolvero), viaggi tra i generi senza fatiche apparenti, probabilmente un solo punto deboluccio nel finale di Heavy Samba, a parziale dimostrazione del fatto che Studentessi è stato ed è un lavoro che alterna capolavori e momenti sottotono (cosa capitata anche con Craccraccriccrec); una performance a grandissimi livelli, con un suono d'insieme efficacissimo e anche stavolta con tastiere e chitarra ad impastarsi un po' troppo a danno in parte loro e in parte della voce (e del flauto) di Elio.

Il complessino può suonare quel che vuole o q1uasi: basti Pagano per farsi un'idea, ma ad approfondire i dettagli negli arrangiamenti lo si può dire in quasi qualunque brano. Un Rocco Tanica in tono dimesso lascia sempre perplessi, ma magari era solo un po' di cattivo umore, chissà. A parte Meyer e Cesareo lo spazio per momenti solistici di fatto non c'è stato, anche se ovviamente potrebbero tutti permettersene un po'. Paola Folli è una voce straordinaria e per l'apporto che dà non può essere considerata un'ospite: è una storia tesa anche lei, e che storia!
Non perdeteli, che voi amiate il loro repertorio o anche semplicemente... la musica, tutta.

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