lunedì 23 febbraio 2009

Scaricamo o no, scaricamo sì o no...

E' veramente buffo, ormai.

Due mondi a contrastarsi.

Chi vuole musica, e lo fa con un sacco di mezzi. Coi mezzi economici a disposizione o con mezzi... economici a disposizione, che a parole suona uguale ma uguale non è.

Chi fa, produce, vende musica, e lo fa chiedendo sostanzialmente, ed entro certi limiti in modo eticamente legittimo, soldi.

Poi però arrivano un sacco di indicazioni su come fare questo o quello in modo che, sì, insomma, chissà se, però tutto sommato, insomma a ben guardare, certo con misura, ma vuoto per pieno (qualcuno ci spiega che significa di preciso?), e per farla breve ecco dritte come questa che ci dicono come avere musica per sé in modo assolutamente non truffaldino perlomeno sul piano della "non clandestinità d'esecuzione".

E uno pensa "ma insomma, che s'è deciso co' 'sta musica da scaricare?"

Mentre ci pensate fatevi un bel viaggio musicale sul tubo, su tutte le radio web, sui siti che promuovono musica indipendente... secondo me la voglia di scaricare illegalmente passa, e quella di comprare CD a prezzo pieno pure...


1 commento:

Alfonso Pone ha detto...

Scaricare si/no.

Tu dici che è buffo io dico che è ormai inevitabile scaricare, perché è diventato abituale come bere l'acqua, accendere la luce, farsi una doccia... (forse non per tutti ;))

Il problema è che le major non lo hanno capito ancora e ancora si fissano a voler vendere cd. Non hanno capito che è un formato di nicchia, e che devono puntare su cose tipo iTune ma con file di qualità e venduti a prezzi non da rapina.

Per il resto ormai la musica, se la cerchi, è ovunque sopratutto perchè distribuirla non è più costosissimo, basta non fermarsi ai soliti noti.