E' andata.
Il trionfale tour da 110 date che Giovanni Allevi ha portato ovunque in
Italia e anche da qualche parte all'estero si è concluso a Roma il 30/9,
in una serata che lo ha visto accolto, accompagnato e salutato
dall'ormai consueto grandissimo affetto che il pubblico gli porta ogni
volta in cui l'ho visto esibirsi (sono ormai giunto a sette concerti).
Giovanni live è qualcosa che, premesse o aggiunte varie considerazioni,
va visto e sentito. A mio avviso il suo sistematico accelerare ogni
brano rispetto alla sua versione in studio (domenica 30/9/07 ha fatto
eccezione solo "Il bacio") toglie un mare di dettagli, come già scritto
in un post precedente. A parte l'ovvio maggior rischio di fare errori
(qualcuno c'è stato) si perde parte della magia e delle suggestioni che
quella musica sa essere. L'aspetto che però rende importante e bello
vedere un suo concerto è che Giovanni Allevi ha letteralmente portato
una fetta rilevante di pubblico verso una musica diversa da quella
commerciale in senso lato, ha creato uno spazio di appassionati
specifico, che prima non c'era, a cavallo tra alcuni generi ma comunque
fuori dal pop puro e semplice come pure fuori dal purismo di certa
audience (jazz o classica, ad esempio). E' un valore aggiunto
importantissimo, secondo me, ed il constatare come questo fenomeno
continui è, per molti motivi dal musicale stretto al quasi-sociologico,
buon segno. Nel momento in cui scrivo ci sono in arrivo, a breve, un DVD
e un doppio CD che completeranno due anni di "celebrazione" del mito
Allevi. Sarà importante l'evoluzione, di cui conosciamo già qualche
notizia e che vedremo nei prossimi mesi. Stay tuned, direbbe un blogger
a sua volta tuned. Se però ci seguite va benone lo stesso.
Il trionfale tour da 110 date che Giovanni Allevi ha portato ovunque in
Italia e anche da qualche parte all'estero si è concluso a Roma il 30/9,
in una serata che lo ha visto accolto, accompagnato e salutato
dall'ormai consueto grandissimo affetto che il pubblico gli porta ogni
volta in cui l'ho visto esibirsi (sono ormai giunto a sette concerti).
Giovanni live è qualcosa che, premesse o aggiunte varie considerazioni,
va visto e sentito. A mio avviso il suo sistematico accelerare ogni
brano rispetto alla sua versione in studio (domenica 30/9/07 ha fatto
eccezione solo "Il bacio") toglie un mare di dettagli, come già scritto
in un post precedente. A parte l'ovvio maggior rischio di fare errori
(qualcuno c'è stato) si perde parte della magia e delle suggestioni che
quella musica sa essere. L'aspetto che però rende importante e bello
vedere un suo concerto è che Giovanni Allevi ha letteralmente portato
una fetta rilevante di pubblico verso una musica diversa da quella
commerciale in senso lato, ha creato uno spazio di appassionati
specifico, che prima non c'era, a cavallo tra alcuni generi ma comunque
fuori dal pop puro e semplice come pure fuori dal purismo di certa
audience (jazz o classica, ad esempio). E' un valore aggiunto
importantissimo, secondo me, ed il constatare come questo fenomeno
continui è, per molti motivi dal musicale stretto al quasi-sociologico,
buon segno. Nel momento in cui scrivo ci sono in arrivo, a breve, un DVD
e un doppio CD che completeranno due anni di "celebrazione" del mito
Allevi. Sarà importante l'evoluzione, di cui conosciamo già qualche
notizia e che vedremo nei prossimi mesi. Stay tuned, direbbe un blogger
a sua volta tuned. Se però ci seguite va benone lo stesso.
1 commento:
ho letto solo adesso questo tuo commento...ma credo che attraverso le tue parole tu sia riuscito a trasmettere e a far capire tutto ciò che Giovanni attraverso questo tour è riuscito a fare....allora per il fatto dell'assistente si può fae vero!?ricordati che chi tace acconsente!buon anno!ah appena puoi rispondi sennò è inevitabile che io mi senta sola!
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