venerdì 19 ottobre 2007

Bjork

Ben attento ad evitare biografie, monografie, recensioni e quant'altro
in quello che vuol essere un momento scritto e fermato a pensare, co sì
di passaggio, mi metto qui a dire che Bjork è da tempo e rimane una
figura speciale della musica mondiale. La sua capacità di fare musica
innovando senza fermarsi è, al di là dei gusti personali, una scelta
rilevante e che dà valore. Ok, è ricca e famosa e può permettersi di
osare, ma da un lato quasi nessuno tra i ricchi e famosi osa -né spesso
è capace di farlo-, e dall'altro lo sperimentare tanto per farlo avendo
mezzi economici adatti è comunque una strada che rivelerebbe in ogni
caso, prima o poi, pochezza di idee. Bjork non è sempre e comunque un
vulcano di creatività, ma negli ultimi 2 lavori, il recente Volta e
soprattutto il precedente Medulla, ha scelto una via che un medio
conoscitore del mercato indicherebbe perlomeno come rischiosa. Se è vero
che i risultati sono senz'altro quelli di due album non propriamente
adatti a parlare alle folle, è altrettanto vero che il viaggio
dell'ascolto diventa un'esperienza comunque interessante da fare, anche
se alla fine si può uscirne soddisfatti solo in parte, o inquieti o
chissà cos'altro.
Insomma, sinceramente sono contento che nel mondo del pop ci sia
un'artista così. Ecco.

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