"Non siete tanti quanto pensavamo, ma questo non ci ferma"; "Avete avuto la dignità di venire stasera"; "Andate fuori e raccontate quello che si sono persi"; parole non carine per concludere una serata di beneficenza.
Lo Stadio Olimpico, il 20 Giugno, per il concerto "Corale per L'Abruzzo", un evento organizzato da Renato Zero che ospitava i migliori big della musica leggera italiana per raccogliere fondi per l'Università dell'Aquila. Il ricavato del biglietto, di cui il massimo prezzo erano 100 Euro e il minimo 25, sarebbe andato direttamente in Abruzzo senza far prendere una percentuale agli artisti e senza fare tanti giri. Un'idea estremamente saggia e commovente che non ha secondi fini a livello pubblicitario e che avrebbe attirato un gran numero di fans di tutte le possibili "classi". Tutto perfetto: i cantanti lavorano gratis come gli operai, i presentatori ci sono ( Serena Dandini & Giorgio Panariello ), i biglietti sono stati messi in vendita. Risultato: 22.000 acquisti!
Attraverso performance straordinarie ( Renato Zero; Mario Biondi; Pino Daniele ), duetti mai visti ( Claudio Baglioni & Fiorella Mannoia in "Amore Bello"; Zero & Sangiorgi in "Cercami" ), sorprese meravigliose ( la presenza di Gino Paoli ), momenti d’incredibile poesia strumentale ( Morricone; Piovani e Trovajoli ) la serata si è conclusa con un pò d'amaro in bocca che non può essere ignorato, specialmente dall'organizzatore, mai visto così infuriato. I giornali hanno sottolineato come a Milano, per il concerto femminile organizzato da Laura Pausini, ci sia stata una maggiore affluenza come a voler mettere in risalto, per l'ennesima volta, di come loro siano meglio di noi...volete la verità? Hanno ragione! Stavolta hanno ragione!
Un numero non vuol dire niente, infatti qui non si parla di matematica, ma semplicemente di persone. Qui il numero poteva fare la differenza, ma si può capire perchè ci sia stata questa differenza tra nord e centro: probabilmente il tutto è stato organizzato male, poichè il sabato non è un ottimo giorno per far affluire gente che, invece, ama andarsene per un week end; probabilmente la pubblicità non era sufficiente ( mi ci metto anche io che non sapevo quanto costasse il biglietto; non sono tirchio è solo che non ho uno stipendio e altri amministrano per me l'economia di casa ); ecc. Oppure per come la vedo io, perchè non voglio pensare che a Roma siamo tutti sordi alle disgrazie, è successo quello che temevo: l'interesse per la musica non esiste più.
Grande interesse ha suscitato l'uscita del singolo "Domani 21/04/2009", il quale ha unito molti artisti della musica leggera italiana per un fine comune: la beneficenza. Nonostante le critiche e le affermazioni che l'Abruzzo meritasse una canzone migliore, il brano ha avanzato arrivando ai nostri cuori...lo credevo fino a pochi giorni fa. Voi gente che dite di amare quella canzone o che la sentite, che magari avete anche il singolo a casa: si può sapere dove diavolo eravate il 20 giugno? Troppo facile per voi stare a casa con un plasma e il condizionatore e vedere il mondo per quello che è, senza che vi appartenga nel vero senso della parola. Quel sabato come avete speso i soldi? In un bar? In una serata in discoteca? Ad una cena con i vostri compari? Siete tornati poi a casa? Avete fatto bene, non lo nego, ma tanto che importa se ci sono delle persone, vostri compatrioti, buttati per strada e che, col vostro aiuto, potrebbero tornare ad avere una vita normale? Continuate a fregarvene, tanto il grande schermo parlante vi dirà ben presto che è stato tutto risolto. Ma parlando d'altro, ora non voglio accennare ulteriormente al fatto che ci sono persone senza un futuro certo, ma voglio sottolineare una cosa: musicalmente parlando, tutti voi che site di amare Renato Zero, Venditti, Piano Daniele e GIGI D'ALESSIO ( l’idolo delle ragazzine…poche a confronto degli anziani presenti ), mi volete spiegare una volta per tutte quanto ve ne frega di loro? Voglio dire, se non vi piacciono tutti, almeno di uno avrete visto un concerto no? Non oso pensare a quanto avete pagato il biglietto, ma qui si trattava di spendere pochi soldi per vedere tante persone insieme e, almeno uno dei vostri beniamini, per pochi soldi. Possibile che il popolo romano sia così tirchio e menefreghista nei confronti della musica che dice di amare? ( lo dico perchè c'era Venditti ).
Un consiglio: non dite che vi piace la musica se poi fate queste figure! Ma soprattutto non dite che volete vedere un concerto di Renato da solo e parlo 70 Euro, se potevate non solo vederlo con meno, ma anche aiutare qualcuno! Un altro migliore: non dite che non siete venuti perchè non vi piacevano i cantanti che c'erano; io odio Gigi D'Alessio e non avrei mai pensato di vederlo, ma quella sera almeno c'ero! Mi dispiace moto per il popolo romano, ma stavolta mi ritrovo costretto ad ammettere che i milanesi, almeno, hanno avuto più buon senso di noi. Mi dispiace per aver fatto questa figura così mediocre. Mi dispiace che la gente sia sorda alle disgrazie e alle passioni, ma non al buttare i soldi in chissà cosa.
Che Roma possa imparare da questa bella figura di materia fecale che ha fatto nei confronti della solidarietà.
2 commenti:
...ovviamente, cari lettori, il parere di simone è qui anche per essere confutato! personalmente non amo granché questo tipo di concerti, e ritengo anche che la beneficienza si posas fare ed esprimere in mille modi -uno solo dei quali è andare a un concerto-, ma... è un'altra opinione!
OH Finalmente qualcuno che ha commentato! Non ci speravo più! Giustissima osservazione Pier, ed infatti sono pienamente d'accordo perchè molti di quelli che non ci sono venuti probabilmente hanno fatto altre cose per l'Abruzzo. Io mi sono limitato musicalmente e conti correnti.... Ovviamente il tutto è indirizzato ai giovani a tutti quelli che mi hanno dato delle risposte impensabili sulla beneficenza in questo ambito. Fidati so di persone che parlano parlano, ma non fanno mai nulla e Roma, purtroppo, credo sia piena di gente di questo genere....e infatti l'ha dimostrato.
Grazie per il tuo commento!
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