domenica 1 aprile 2007

Torna Andreas Vollenweider...

E' stato un parto della new age? Un suonatore per supermercati? Un
musicista sensibile? Il costruttore di sonorità e melodie affascinanti?
Il pubblico è sempre piuttosto diviso (la critica un po' meno) sulle
opinioni riguardanti Andreas Vollenweider, un tipico arpista
elettroacustico svizzero (un po' come gli orologi o la cioccolata) che a
Maggio sarà a Roma, all'auditorium. Vengo da più di vent'anni di ascolto
di Vollenweider, lo apprezzo -sostenuto o contrastato da amici e
parenti- dai primi anni '80 e trovo nella sua musica molte cose belle.
Purtroppo la new age è stata anche e spesso soprattutto un fenomeno di
mercato, e tanta paccottiglia ha reso il tutto un brodo in cui è
diventato complicato scegliere. Vollenweider ha melodie semplici e
lineari, arrangiamenti curati, un sound molto affascinante e pieno
derivante dall'elettricità con cui la sua arpa è stata modificata e resa
più profonda sui bassi e non burinamente decorata di effettistica. Vi
consiglio un assaggio. Su CD molte cose sono a prezzo ridotto, il doppio
live è un bel disco... fate voi! Ovviamente siamo a disposizione per
suggerimenti.

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