Dopo cinque anni di battaglie ministeriali ADIUS, il film di Ezio Alovisi su Piero Ciampi e sul mondo dei cantautori degli anni ’70 è ultimato e verrà presentato in anteprima nazionale giovedì 4 settembre alle ore 21 nell’ambito delle Giornate degli Autori 2008 a Venezia quale “evento speciale”, affiancato dal live musicale della Banda Osiris, co-protagonista surreale dell’opera cinematografica.
ADIUS è una canzone di Piero Ciampi, poeta livornese, anarchico nell’arte e nella vita: un addio disperato, un’invettiva violenta tesa ad affermare la supremazia delle utopie sulla realtà. Ma l’opera di Alovisi non è un semplice documentario biografico sull’artista scomparso da oltre vent’anni, bensì un progetto filmico complesso che sembra non avere riferimenti cinematografici precisi. Si tenta infatti una contaminazione di generi attraverso una partitura video-musicale su cui si distende un plot narrativo onirico, non necessariamente obbligato dalle regole del luogo e del tempo.
ADIUS è una canzone di Piero Ciampi, poeta livornese, anarchico nell’arte e nella vita: un addio disperato, un’invettiva violenta tesa ad affermare la supremazia delle utopie sulla realtà. Ma l’opera di Alovisi non è un semplice documentario biografico sull’artista scomparso da oltre vent’anni, bensì un progetto filmico complesso che sembra non avere riferimenti cinematografici precisi. Si tenta infatti una contaminazione di generi attraverso una partitura video-musicale su cui si distende un plot narrativo onirico, non necessariamente obbligato dalle regole del luogo e del tempo.
Spezzoni di poesia, musica e vita (breve, drammatica, dolorosa ed epica assieme) vengono rievocati o solo accennati, e fanno da contrappunto ad un’altra realtà, quella della canzone italiana degli anni ’70, ovvero il mondo in cui Ciampi operava e da cui prendeva le distanze. Tra le immagini inedite le performances di un De Gregori ventitreenne alle prese con Buonanotte Fiorellino, Venditti barbuto e con eskimo in una versione per pochi intimi della Sora Rosa, Luigi Tenco in Vedrai Vedrai e molte altre “chicche” pescate dall’archivio personale di Alovisi, responsabile degli eventi RCA negli anni Settanta e considerato l’inventore dei primo videoclip musicali.
A testimoniare il percorso di Ciampi, tra un filmato d’epoca e la sua storia ricostruita in frammenti narrativi stile “fiction”, alcuni dei suoi piu’ affezionati colleghi ed amici, tra i quali Nada Malanima, Gino Paoli, Francesco Guccini, Ernesto Bassignano, Giovanna Marini, Lydia Mancinelli – solo per citarne alcuni – insieme ai co-artefici della sua produzione: Lilli Greco, talent scout dell’RCA dell’epoca, e Gianni Marchetti, autore delle musiche. Non manca il ritratto del mondo femminile che accompagnava Ciampi tra una bevuta ed una composizione, tratteggiato dalle attrici Rossella Seno, Nicoletta Della Corte, Cinzia Veronesi e Lavinia Biagi. Pietro De Silva, Carlo Monni e Peppe Servillo degli Avion Travel sono gli interpreti a cui è affidata la parte dei ricordi mentre la presenza della Banda Osiris trasporta – se ancora non bastasse – il tutto in un clima quasi fiabesco, ma con improvvise virate verso una visione critica, che porta lo spettatore a riflettere.
Una sorta di antologica onnicomprensiva, dunque, nella quale Alovisi testimonia una stagione in cui si progettavano percorsi e si delineavano traguardi, possibili e impossibili, in cui la canzone italiana non era più solo inciso e ritornelli facili facili stile San Remo, ma uno spazio di contenuti in linea con gli avvenimenti civili, le realtà politiche, le poetiche letterarie, pittoriche, cinematografiche che sensibilizzavano le nuove generazioni. Il tutto filmato sul filo di un’ironia che mescola amare vicende trascorse a parole d’amore e vuole anche rammentare quello che s’è perso per strada, che abbiamo o volutamente abiurato o semplicemente smarrito.
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