PAOLO SAPORITI
Svelate la copertina e la tracklist de "L'Ultimo Ricatto"
In uscita il 28 Settembre per OrangeHomeRecords
Ecco la tracklist de "L'Ultimo Ricatto", in allegato la cover:
Deep Down the Water
War (Need to be Scared)
I'll Fall Asleep
Sweet Liberty
We're the Fuel
Toys
Stolen Fire
Never Look Back
The Time is Gone
In the Mud
Sad Love_Bad Love
F.R.I.P.P.
Le prime due esclusive date del tour:
19Ottobre:
Teatro Helf
Via S.G.Emiliani 1 Milano Presentazione del disco
MM3 P.Ta Romana/Lodi
Tel: 02 4547 6550 / 392 74 888 18
email: elf@elfteatro.it
http://www.elfteatro.it/www.elfteatro.it/HOME.html
27Ottobre:
Pentesilea
Via Cesariano n.6, 20154 Milano
Tel: 02 89693952
email: pentesilea.milano@facebook.com
https://www.facebook.com/pentesilea.milano
Il songwriting folk del cantautore milanese alle prese con le destrutturazioni di Xabier Iriondo. In un incrocio fra sperimentazione e bozzetti acustici.
"L'ultimo ricatto nasce dall'esigenza di uscire da quell'angolo nel quale mi ero andato a chiudere negli ultimi anni in ambito musicale. E' la fotografia, la metafora di un momento della mia esistenza come Uomo, in senso lato, per come mi sono andate le cose, fino a ieri".
Al quarto disco, Paolo Saporiti arriva ad un punto cardine del suo percorso musicale. "L'ultimo ricatto" (OrangeHomeRecords) è il lavoro di un cantautore devoto al sacro verbo del folk virato in tutte le sue forme più nobili da quello inglese a quello americano, dagli anni '70 ad oggi che decide di mettere alle prova le sue canzoni. E nel farlo le sottopone all'indole di un grande dissidente dei suoni come Xabier Iriondo (Uncode Duello, Afterhours), che produce il disco iniettando stimoli avant alla scrittura meditativa ed altamente emozionale del cantautore milanese.
"L'ultimo ricatto" (titolo in italiano, canzoni in inglese) è di fatto un disco folk e ne ha tutti i crismi a partire dalla scelta di ottenere dalla registrazione un suono caldo e personale, affidandosi alle sapienti mani di Raffaele Abbate nel suo studio sui colli genovesi, lontano da Milano. Ma se non fosse per la solida scrittura del suo titolare potrebbe essere quasi scambiato per un disco di sperimentazione.
E in effetti la personalissima voce di Saporiti (calda, terrigna ed eccezionalmente evocativa), insieme alla chitarra e talvolta al banjo, guida dodici bozzetti acustici fra i migliori scritti fino ad oggi dal nostro, che però si confrontano con implosioni noise (l'elettrica di Iriondo), tremori elettronici (il cello del fido Zeno Gabaglio), sax inquieti (Stefano Ferrian) e nervosismi ritmici (la batteria di Cristiano Calcagnile).
Il tutto va a formare un percorso irto di sorprese e cambi di scenario, fra crescendo brevilinei e marcette che disperdono materia nell'aria. Mentre le canzoni riportano la biografia ad un livello universale, in quel gesto di coraggio e disaccordo con lo stato delle cose che sta dietro la scelta di smettere di subire. Perché è così che l'Uomo trova sé stesso: passando dal "L'ultimo ricatto" al primo gesto di vera libertà.
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