GUARDA IL VIDEO DI "QUESTO E' IL MIO PAESE" -> http://youtu.be/53dPrPhsfV8
Esce oggi "Questo è il mio Paese", primo singolo e video di Federico Cimini che anticipa il suo album d'esordio in arrivo a fine mese. Il brano è una critica feroce e pungente all'Italia di oggi, dal "ministro agli arresti domiciliari" che tranquillizza la gente sul fatto che tutto va bene e che la crisi è solo un'invenzione dei "bastardi dell'opposizione" fino al "presidente che si crede Dio", in uno Stato in cui i politici hanno "dimenticato il rosso nelle teste e anche nel cuore" ed in cui gli stranieri e più in generale il popolo sfruttato "non possono neanche più decidere se vivere o morire". Nel video Federico Cimini, indossata la giacca militare di Michele (il protagonista di tutto l'album), si ritrova dentro lo schermo di un televisore di cartone. Delle immagini proiettate gli scorrono addosso, creando una serie di cortocircuiti di visione tra realtà e immagine, tra schermo reale e schermo finto. Invece di cantare, Cimini mostra dei disegni che illustrano ed evocano le parole della canzone che, insieme al proiettore e al "gioco analogico" tra il protagonista e la tv di cartone, generano un'ennesima interazione per via della natura iconica di queste immagini. Lo scorrimento in successione dei cartelli sui quali sono disegnati i riferimenti al testo della canzone è un'evidente citazione dello storico videoclip del brano "Subterranean homesick blues" di Bob Dylan.
"L'importanza di chiamarsi Michele" (MK Records/Audioglobe) è un concept album che racconta gli amori e gli umori di personaggi della vita quotidiana: mezzi santi e mezzi eroi che tentano, a modo loro, di sopravvivere nella società contemporanea. Il disco d'esordio di Federico Cimini è un percorso musicale che si propone di narrare l'Italia, anzi, gli italiani e la loro condizione, le illusioni gratuite, le disillusioni e le reazioni ad un contesto sociale di tutti, ma che non appartiene a nessuno. A fare da filo conduttore dell'intero lavoro è la vicenda di Michele, una persona come tante che, dopo l'ennesima promessa illusoria di rinnovamento regalata da qualche venditore di fumo, decide di espatriare alla ricerca di un mondo nuovo e a sua misura. Presto però si accorge che scappare all'estero non è stata la soluzione ai suoi problemi, ritrovandosi a vivere in un contesto del tutto simile a quello che aveva abbandonato. Allora torna in Italia, nel suo sud, e trova sfogo manifestando la sua rabbia e contribuendo, nel suo piccolo, a creare un futuro migliore. Ma è il finale a contenere la chiave di volta della storia, in maniera del tutto inaspettata e sorprendente, definendo la circolarità della narrazione. Attraverso il percorso tracciato dalle canzoni il protagonista del disco diventa così un uomo col quale immedesimarsi a prescindere dalla provenienza e grazie al quale rendersi conto che ognuno di noi è un "Michele come tanti".
SUL WEB: www.federicocimini.it
UFFICIO STAMPA: Libellula - press@libellulamusic.it
MANAGEMENT: Mk Records - info@mkrecords.it
BIOGRAFIA FEDERICO CIMINI
Cantautore calabrese, classe '88, nasce artisticamente a San Lucido (CS). Trasferitosi a Bologna inizia a frequentare la scena cantautorale cittadina. Amante del rock e della musica popolare, i suoi interessi lo portano ben presto a scrivere canzoni in cui la forte passione per la scrittura e per il sociale trovano sintesi in brani in cui si manifesta con ironia la rabbia per una realtà che genera sempre più disuguaglianze. I suoi primi live riscuotono un progressivo successo di pubblico grazie anche all'energia che lo contraddistingue sul palco. A giugno 2010 esce il suo primo singolo "Il Candidato", che ottiene un buon riscontro di gradimento, seguito ad ottobre dall'uscita del videoclip del brano "Cosa c'è di Male". Entrambi i brani vengono raccolti nell'ep "Non Trovo i Miei Calzini" uscito a dicembre dello stesso anno e che ottiene ottimi riscontri dalla critica. Nel 2010 e nel 2011 vince due concorsi al Bar Wolf, storico e prestigioso locale bolognese. Il 27 aprile 2011 il videoclip del brano "Cosa c'è di male" viene selezionato e presentato nella rubrica "TG1 note" in onda su Rai 1. A giugno esce il videoclip di "Voci Stonate", che vede come regista lo stesso Cimini. Da marzo a novembre 2012 viene pubblicato "Canzoni Clandestine", un progetto musicale a puntate autoprodotto. Nel 2012 Federico Cimini vince il concorso nazionale di Arci Real "Suoni Reali", che gli consente l'ingresso nel roster di Arci nazionale per la stagione 2012/2013. A settembre dello stesso anno partecipa al WEYA2012 – World Event Young Artist, rassegna mondiale inserita nel contesto delle Olimpiadi culturali, svoltosi a Nottingham (UK): si esibisce in tre concerti presentando in esclusiva lo spettacolo "The importance of Being Michele" i cui brani, per l'occasione, vengono tradotti in lingua inglese. Tra i vari impegni del 2012 si esibisce al Salone internazionale del Libro di Torino, al Binario21 della Stazione Centrale di Milano sostenendo la protesta dei lavoratori licenziati dei TreniNotte, al Teatro Duse di Bologna durante una serata organizzata da l'Unità insieme ai più grandi esponenti della musica italiana, al Mei di Faenza per la rassegna "Musica contro le Mafie". Nel 2013 la sua esperienza dal vivo prosegue e Federico apre numerosi concerti del cantautore Cisco. A maggio 2013 esce il suo album d'esordio "L'importanza di chiamarsi Michele", prodotto negli studi di Groove Sound Design da MkRecords e da un centinaio di sostenitori che hanno deciso di contribuire economicamente alla realizzazione del lavoro secondo la filosofia del crowdfunding. Federico Cimini collabora come blogger per la testata online Qualcosa di Sinistra con la rubrica "L'indifferente".
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