All'urlo di Paraponziponzipò tornano i Bokassà, questa volta coinvolti in un album a 10 mani (più altre 4 in prestito) con i Maybe I'm. Se il primo album era sull'Africa cannibale, questa volta è tempo di guerre tribali. La registrazione nell'Africa italica di Serradarce (paese in cui il Santo Alberto, parlava attraverso il corpo di una zia) ha aperto strascichi che hanno creato una pronfonda frattura in quello che doveva essere un supergruppo. Cosa ne esce da questa esperienza straziante? Un mucchio di ossa rotte, pronte per essere spiluccate e un vinile color piscio-canarino che farà impazzire gli amanti del rural-blues-afro-jazz più feticisti (tutti e due).
I Maybe I'm sono:
Antonio Marino: batteria e voci
Ferdinando Farro: chitarra e vociI Bokassà sono:
alexander de large: batteria, percussioni, voci
Stefano Spataro (solquest, Hysm): chitarra e vociSuperfreak (Gli putridissimi): basso, tromba, baglamas, voci
Ospiti:
Andrea Caprara (Tsigoti, Squarcicatrici, Luther Blissett): sax
Mario Gabola (A spirale) : saxRealizzato nell'estate del @ Bari e Serradarce (SA)
Registrato da Superfreak e Ferdinando FarroMix di Superfreak
Mastering di Ferdinando Farro
Grafica di Manuele Altieri
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