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A distanza di quattro anni dall'esordio uscirà il 30 ottobre il secondo album ufficiale dei Sintomi di Gioia, con la co-produzione artistica di Umberto Maria Giardini (Moltheni). Un disco sentito e ostinato, da ascoltare all'alba o al tramonto, quando qualcosa sta per nascere o morire, come la foto di una trasformazione.
L'omonimo nuovo lavoro della band alessandrina è un disco breve ma intenso dove i testi delle canzoni sono in bilico tra vita privata, società e politica, trascinandoci in un mondo totale e totalizzante. I problemi della casa sono quelli dello stato e ritornano in diverse canzoni, vestiti di contesti e suoni differenti, producendo un eco intenso nella mente dell'ascoltatore che si ritrova qui, oggi, nell'autunno del 2012. Il suono, invece, resta fuori dalle mode. Si riconoscono citazioni ai cantautori italiani del passato, al rock pop inglese che in questo medioevo culturale possiamo definire colto (vedi Blur) e ad alcuni cantautori della nuova leva americana (vedi Sufijan Steven). I Sintomi di gioia riescono ad utilizzare la parola "ballare" nel modo in cui Leonard Cohen potrebbe farlo. Non c'è niente di leggero e divertito ma la consapevolezza di avere nelle mani un tesoro: poter scrivere canzoni e farlo al meglio, in libertà, senza prese di posizione di fronte a ciò che è oggettivamente bello e prendendo il dovuto distacco da un mercato che oggi subendo la crisi diventa sempre più schiavo dei cliché. Umberto Maria Giardini (Moltheni), ha curato la produzione artistica del disco insieme alla band suonando inoltre la batteria in "Di Blu", "Pieno d'oro" e "Canzone per T" (dedicata a Marco Travaglio).
L'uscita dell'album sarà accompagnata dal primo singolo "Di Blu" e dal suo videoclip.
SUL WEB: www.sintomidigioia.it
UFFICIO STAMPA: Libellula Music – press@libellulamusic.it
BOOKING: Libellula Music – booking@libellulamusic.it
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