domenica 17 marzo 2013

ALESSANDRO D'IUORNO presenta il video "Siamo noi l'opposizione" - un cantautorato con influenze rock e richiami all'underground


ALESSANDRO D'IUORNO

Presenta

Ho capito abbastanza

Etichetta; Controrecords

Distribuzione; Audioglobe

Edizioni; New Model Label

 

Ascolta qui alcuni brani del disco

http://www.alessandrodiuorno.com/hocapitoabbastanza.php

Il disco, canzone per canzone, raccontato dall'artista

http://www.alessandrodiuorno.com/hocapitoabbastanza.php

 

Guarda qui il video di "Siamo noi l'opposizione"

http://www.youtube.com/watch?v=MRcYGZCeyBI

BREVE BIO

Alessandro D'Iuorno, cantautore fiorentino con influenze rock e richiami all'underground. Le sue canzoni nascono dal desiderio di libertà rispetto ai suoi trascorsi personali e all'attuale disagio sociale. Le atmosfere dei suoi brani sfuggono alle quiete e sfociano in tempesta, caratterizzate dalla sua istintività, talvolta rude, talvolta delicata.

INTRODUZIONE AL MONDO DI ALESSANDRO D'IUORNO

"Non sono vissuto nel passato ma ne porto esperienza, nel mio zaino ci sono parole e canzoni, nessuna pistola. Nei quartieri di periferia ho trovato diffidenza, rabbia e autenticità, nei salotti ottimismo e strategia. Da questi ultimi ho imparato molto su quanto Fabrizio De Andrè disse a proposito degli spiriti solitari: un uomo solo non mi ha mai fatto paura, mentre l'uomo organizzato mi ha sempre fatto molta paura.

Eccomi qua, nella Firenze bomboniera a scrivere canzoni. Mentre osservo i progressi turistici di questa città che mi ha visto nascere penso agli artisti che l'hanno resa tale, penso che non avessero previsto i flash dei giapponesi e le ambizioni del sindaco, mi piace provare a vederla con i loro occhi per continuare a sentirla mia.

Ho trovato il mio posto nella musica scrivendo canzoni, accompagnandomi con la chitarra in modo essenziale e semplice,  un modo al quale resto  fedele, un limite fertile per la semplicità dei miei brani.

Vedo il mondo  ossessionato dal trovare un nome a qualsiasi particolarità dell'uomo, come se una volta catalogato tutto, riuscisse a sentirsi meglio. Il mio essere uomo non contrasta il mio desiderio di creare, anzi va sempre di pari passo, e mi deprimono le situazioni in cui la creatività deve soccombere alle regole, quest'ultime in costante aumento  per limitare il contatto con le emozioni.

Per me la musica è l'espressione del quotidiano, credo che il dovere  di un artista sia quello di superare la convenzione a favore del disagio e della disperazione che questa "finta civiltà"  si affanna a nascondere.

Pur essendo ispirato dal mio dramma desidero un mondo animale, dove i debiti si pagano e le emozioni no.

 

 

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