Il terzo disco è sempre il più difficile. Dopo una gestazione intensa di quasi cinque anni,
Gnut (Claudio Domestico) torna con un album intenso dalle atmosfere intime. Il nuovo lavoro,
anticipato dal singolo Non è tardi, vedrà la luce il 22 aprile e sarà disponibile già dal primo del mese in un
esclusivo preorder su Itunes.
Il disco, che segna il suo ingresso nell'etichetta indipendente
INRI, dipana la sua matassa intorno al concetto del viaggio.
E' un moto fisico: fatto di camminate, corse, treni, aerei, letti stropicciati, divani e ritorni a casa all'alba, ma è soprattutto un moto dell'anima fatto dei momenti in cui si scava dentro di sé e si fanno spietati bilanci su ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. Undici canzoni per dirci:
Prenditi quello che meriti. Come un'esortazione, un monito.
Lo spirito dolce e cosmopolita che caratterizza sin dagli esordi il temperamento e la musica di Claudio-Gnut permea anche il suo ultimo disco a partire dalla fase compositiva: Gnut scrive mentre gira l'Italia in lungo e in largo, tra le case e gli studi di registrazione degli amici musicisti, così da ottenere il mix perfetto delle diverse anime – e dei diversi suoni – che popolano quest'ultimo lavoro. Impreziosito da featuring importanti come Mattia Boschi e Giovanni Gulino dei
Marta Sui Tubi, gli
Ottavo Richter ai fiati,
Andrea "Fish" Pesce,
Roberto "Bob" Angelini e Daniele "Mr. Coffee" Rossi.
Gnut è riuscito così a far confluire nel suo "fiume lento" un'urgenza creativa individuale, contaminata dal punto di vista musicale di ciascun artista coinvolto, facendo emergere in maniera spontanea un'anima poliedrica capace di evocare, accanto alle atmosfere malinconiche del passato, una rinnovata e liberatoria leggerezza.
E' storia recente: nel 2013 Claudio Domestico firma il tema portante de L'Arte della Felicità, il film di animazione di Alessandro Rak rivelazione al 70° Festival del Cinema di Venezia e tuttora in programmazione nei cinema, ricevendo attestati di stima internazionali.
Un riconoscimento di grande impatto che permette ai brani Controvento e La canzone della felicità, di essere distribuiti in tutto il mondo sia sul grande schermo che nella pubblicazione della colonna sonora. Sempre nel 2013, Gnut cura la produzione artistica del nuovo disco dei Foja e contemporaneamente trova il tempo per dare corpo ai suoi nuovi brani, facendo della sua attitudine raminga un metodo di lavoro.
Un vero e proprio percorso di ricerca musicale e umana che conferma la sua vocazione di chansonnier errante, un viaggio di formazione e di scoperta che attende solo di essere svelato.
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