RONING   MAUD
Presenta
OUR   SECRET CODE
Etichetta; Seahorse   Recordings
Distribuzione:   Audioglobe/Ioda
Genere:   Indietronica_Shoegaze
Ascolta qui   il disco
http://www.lastfm.it/music/DRONING+MAUD/OUR+SECRET+CODE
www.soundcloud.com/droningmaud
www.reverbnation.com/droningmaud
www.youtube.com/droningmaud2009
droningmaud.tumblr.com/
www.myspace.com/droningmaud
Prendete un   mattino, targato 
I Droning Maud, con la produzione di Amaury Cambuzat   (Ulan Bator, Faust, Chaos Physique)
registrano il   loro primo full-lenght. L'album è il frutto di una crescita inevitabile dopo i   buoni risultati dell'EP 
cambi di formazione 
messa a punto del suono,   complessivamente liberato dal dominio chitarristico e coadiuvati da una   componente elettronica equilibrata 
Maurizio, voce e chitarra; Jeippi, keyboard   e voce; Andrea, chitarra; Iacoposchi, batteria.
I dieci brani   che vanno a comporre "Our Secret Code" sono figli di una ricerca musicale più   attenta rispetto al precedente album. Ascoltandoli si può intuire un gusto più   maturo e una ricerca sonora più intraprendente. Ogni canzone ha un suono ben   distinto rispetto alle altre, senza che venga meno l'anima comune che è il   motore creativo. I Droning Maud in questo lavoro hanno intrapreso un cammino   privo di limiti stilistici, il più possibile variegato e privo di un suono   comune per ogni brano, elemento evidente nel precedente "The World of Make   Believe".
Le atmosfere   sono sicuramente più frastagliate e i colori utilizzati riescono a mostrare   ancor più
sfumature. È   un album invernale, che documenta la spiccata tendenza dei Droning Maud a   essere
sommessi ed   emozionali, figli di una terra fredda e nello stesso tempo accogliente, che   suggerisce
una musica   evocativa (caratteristica che li avvicina a numerose band anglosassoni e   nordeuropee).
Molti i   passaggi strumentali, privi però della "lentezza" caratteristica del post-rock,   stereotipo sin
troppo   diffuso 
basta ascoltare il primo video che accompagna un brano tratto   dall'album:
"Nimbus",   visibile su YouTube, ha addirittura un sapore   brasileiro

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