Thegiornalisti!
  Attenzione:   "VECCHIO" è il nuovo disco in uscita a Settembre
  Sarà quel "The"   che ha portato qualcuno fuori strada, ma i Thegionalisti con il loro   secondo disco "VECCHIO" si confermano sempre di più una band che fa   musica per rimanere, una band lontana dall'essere il prodotto della sola moda   dei tempi. Pur richiamando l'eccellenza della musica italiana e inglese che il   90 per cento del mondo ha amato e continua ad amare, risultano di una freschezza   disarmante.
  La sterzata   artistica da Vol.I c'è stata eccome: i riverberi sono stati rinchiusi nei   cassetti con i vestiti dell'anno passato, la solennità di Morricone, quella   delle grandi piane americane, è stata messa da parte per parlarci più al cuore e   più direttamente di un Italia che tutti amano e tutti conoscono ma che pochi di   noi tirano fuori. "I Gatti" suona come un tema fantozziano, se la signora   Pina fosse una gattara sarebbe la colonna sonora ideale di uno dei film sul   ragionier Ugo. Ascolti la canzone "Vecchio" e ti vengono in mente   Pasolini, via Veneto, Sordi e Monica Vitti; "Una domenica fuori porta"   può considerarsi l'incontro ideale tra Sergio Caputo accompagnato dalla Plastic   Ono Band.
  L'album si apre   con la rock'n'rollegiante "La tua pelle è una bottiglia che parla e se non   parla vado fuori di me" che per scommessa diciamo subito che sarà una delle   frasi più cantate dell'intero album. E a proposito di rock'n'roll non si può non   citare "Pioggia nel cuore", futura hit, "Bere", song-pogo ai   concerti, e "Cinema" la canzone punk del disco che descrive quei   personaggi alla Mandrake alias Gigi Proietti in "Febbre da cavallo" che campano   sommersi dai debiti di gioco e che di tanto in tanto tra una scommessa e l'altra   si improvvisano attori tutto-fare di serie C. L'album si chiude con la toccante   e ispiratissima "Nato con te", tutta Fender Rhodes e Wurlitzer, il brano   acustico e semi-psichedelico di questo lavoro.
  Scritto e   arrangiato interamente dai Thegiornalisti (Tommaso Paradiso, Marco Primavera,   Marco Antonio Musella) ecco a voi "VECCHIO"
  Prendetevi una   buona bottiglia di vino, mettetevi sul divano con il pacchetto di sigarette   vicino e godetevi quest'album che per intensità si potrebbe definire d'altri   tempi, che grazie a questo disco diventano anche i nostri.
  In   anteprima la copertina di Giandomenico Carpentieri (in allegato)
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